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“Un questionario sulle esperienze didattico-pedagogiche di questi mesi” a cura di Doriano Bizzarri e Federico Marucelli

La Didattica a Distanza è stata, ed è, la didattica dell’emergenza, essenziale per dare continuità alla scuola e alla sua vicinanza a famiglie e alunni in un momento straordinario di pandemia. In questi mesi di forzata chiusura delle scuole i docenti, i dirigenti e tutto il personale della scuola si sono trovati nella necessità di inventare nuove modalità didattiche per poter mantenere, sia pure a distanza, una positiva relazione con tutte/i le/gli alunne/i e assicurare il proseguimento delle attività in maniera del tutto diversa. Questa inedita e improvvisa situazione ha visto una reazione veramente straordinaria da parte di tutti gli operatori che ha permesso di inventare e strutturare, pur fra mille difficoltà e limitate risorse, una varietà impressionante di esperienze che hanno avuto in comune l’obiettivo di mantenere un proficuo rapporto di insegnamento con tutte/i le/gli alunni. Sono stati coinvolti tutti i gradi di istruzione: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado. Rispetto a questa novità che ha investito la scuola abbiamo assistito a diverse forme di reazione da parte di molti commentatori ed esperti. Alcune prese di posizione hanno fatto intravedere la possibilità di superare l’impianto tradizionale della scuola basato sulle attività in presenza addirittura con la loro sostituzione con attività a distanza. Si sono anche registrate prese di posizione contrarie quasi a priori all’utilizzo degli strumenti offerti dai nuovi media. Ribadiamo il nostro netto convincimento che per una scuola davvero inclusiva siano necessarie le attività in presenza senza le quali non può esistere una proficua relazione educativa fra chi insegna e chi apprende. Ma non possiamo neppure ignorare le domande che alla scuola vengono poste dalle possibilità offerte dalla didattica online. Abbiamo quindi bisogno di comprendere meglio cosa sia accaduto in questi mesi nelle nostre scuole e anche nelle famiglie che sono state per necessità coinvolte: vorremmo delineare un primo bilancio sia delle esperienze positive, sia di quelle negative, evidenziare le difficoltà, molte, gli insuccessi che si sono registrati, ma anche riflettere su cosa abbiamo imparato in questi due mesi di apprendistato volontario e spontaneo. Il nostro scopo è individuare fra le tante esperienze fatte quali siano da abbandonare e quali invece siano da preservare e coltivare e con quali strumenti.

Per questi motivi abbiamo organizzato insieme alla FLC CGIL un questionario rivolto a tutti coloro che in varia forma e ruolo hanno partecipato a questa inedita esperienza: personale della scuola (dirigenti scolastici, docenti, ITP e personale ATA) e genitori. Il questionario, realizzato su base volontaria e non condizionato da intenti preconcetti, come forse accaduto con altre simili indagini, potrà aiutarci a delineare un quadro più chiaro di quanto accaduto nelle scuole e nelle famiglie e conoscere meglio le diverse esperienze realizzate.
Il questionario sarà distribuito in tutte le province su un campione che consideriamo rappresentativo dei diversi ordini e indirizzi di scuola. Il campione è così composto per ogni provincia: quattro istituti scolastici, di cui due del capoluogo (un istituto comprensivo e una scuola secondaria di II grado) e due della provincia in modo analogo; delle due scuole secondarie di II grado una deve essere a carattere liceale e una a carattere tecnico e/o professionale. A questo campione si possono aggiungere alcuni CPIA e alcune scuole secondarie di II grado nelle quali sono presenti dei corsi serali e/o delle scuole in carcere (tipi di scuole che sono spesso dimenticate!). Questo ci permetterà di avere una conoscenza più approfondita delle diverse situazioni sia a livello territoriale, sia fra i diversi gradi di istruzione.
I risultati del questionario saranno quindi un indispensabile aiuto per elaborare le nostre riflessioni e affrontare il prossimo difficile anno scolastico con proposte capaci di innovare in profondità contenuti, metodologie e organizzazione del lavoro per una scuola davvero di tutte/i, per tutte/i e con tutte/i.

La compilazione del questionario potrà essere fatta online e non comporta un tempo eccessivo: circa cinque/dieci minuti. Vi chiediamo quindi di aiutarci nella realizzazione di questa indagine perché è possibile conoscere cosa è davvero accaduto solo partendo dalla viva voce di coloro che hanno vissuto queste esperienze in prima persona.
Grazie di cuore per l’aiuto che ci darete!

Compila il questionario CLICCANDO QUI!

Fonte: Proteo Fare Sapere Nazionale